ANALISI DEL DOCUMENTO 22

Le dieci righe di quest’istanza, priva della pur minima relazione riguardo al mio comportamento aggressivo (quasi si tratti di qualcosa che non solo si spieghi da sé, ma che sia anche perfettamente prevedibile), dimostrano nella loro stringatezza (aggravante l’evidentissima sgrammaticatura del mi al posto del le) che il prof. Piantoni era stato già informato di tutto e in particolare del mio pesante sospetto sul furto della firma. D’altra parte, potevano davvero essere trascorsi più di cinque giorni (dal 29 ott. al 4 nov.) senza che il Preside, abbandonato il Consiglio di Classe per offesa personale, fosse adeguatamente informato dalla stessa “vittima” di essersi sentita aggredita verbalmente proprio subito dopo la riunione del 29/10/1996? A rileggere il suo esposto (doc. 19, lettera l, p. 73) sembrerebbe, invece, che solo in data 04 novembre il prof. Piantoni abbia appreso per la prima volta e da me la storia della firma “rubata”.

Perché questa mistificazione? Per far vedere attraverso il numero di protocollo 135/ris. che le dieci righe della collega sono successive al provvedimento annunciato: dunque il Preside non saprebbe ancora niente, comprendendo bene che soltanto un irresponsabile irrogherebbe a qualcuno, dalle cui ripetute espressioni trasparisse la convinzione di essere perseguitato (lettera c), un avvertimento scritto. Questo provvedimento, perciò, per permettere al prof. Piantoni di non sapere ancora nulla della mia supposta psicosi e di non apparire, così, egli sì, uno psicotico, dovrà essere registrato (come si vedrà più avanti) col precedente Prot. ris. n°134. L’ispiratore dell’esposto è perciò lo stesso Preside.

A riprova che sia il prof. Piantoni a suggerire, per il fine sopra esposto, alla prof. Tinaglia di produrre quelle dieci righe come relazione dell’aggressione verbale subita, sta che (come si legge a conclusione) di conseguenza per incompatibilità di carattere il laboratorio artistico d’ora in poi verrà svolto (naturalmente lo stabilisce lei, senza attardarsi a chiederlo al Preside) suddividendo le classi (una è la 3^B e l’altra?… o le altre?) in due gruppi che ruoteranno periodicamente (1^-2^ quadrimestre). E il prof. Cacciaguerra che fine farà, dato che la programmazione del laboratorio artistico (doc. 7, p. 20) è stata sottoscritta anche da lui? Evidentemente né alla prof. Tinaglia né tantomeno al prof. Piantoni importa un fico secco di come andrà avanti la programmazione, a quante classi essa si riferisca e di chi la dovrà mettere in pratica.

Tanta distrazione può essere spiegata solo dalla precisa concentrazione del prof. Piantoni e della sua complice in un piano d’autentica aggressione (verbalmente scritta con scarso studio, anche se premeditata) ai miei danni: egli, cioè, stava da qualche tempo confezionando dei documenti come le parti di un ordigno, la cui esplosione avrebbe reso quasi ridicolo ogni umano tentativo di rilevare sulle schegge le impronte digitali dell’artificiere.

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