ANALISI DEL DOCUMENTO 2

Dal punto di vista formale si fa notare, in primo luogo, che per ben cinque volte compare nella datazione il mese di novembre anziché di ottobre (11 invece di 10): ciò può essere sintomo di un’attenzione distratta costantemente e incapace dell’adeguata precisione (perdita del senso del tempo), perché deconcentrata dall’ansia di infliggere fin da subito un colpo di un certo peso.

L’estensione del testo, articolato in quattro premesse e in tre punti, potrebbe aver causato “perdite di tempo” ben più “grosse” di quelle lamentate al punto 1.  

I dieci (quindici) minuti di ritardo contestati a parte e per iscritto (punto 2), costituiscono, in secondo luogo, il tentativo di mettermi in cattiva luce di fronte al personale amministrativo, il quale riterrebbe di aver a che fare con un lavativo noto al Preside. Ciò che con maggior fatica il prof. Piantoni avrebbe potuto contestarmi era proprio che fossi un ritardatario (ci doveva essere qualche altra profonda ragione, perché un simile rilievo fosse formalizzato verso chi come me non aveva avuto, in circa dieci anni, nemmeno un richiamo verbale sulla puntualità).

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